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Massì, lo sappiamo: sono settimane che vi scervellate per organizzare un Veglione di Capodanno che non sia la solita Tombolata con i suoceri o la solita festa in piazza a Mezzanotte. State valutando sin nei minimi dettagli qualunque genere di offerta [da una vasca tra le capitali europee a un'orgia animal in un agriturismo], state rovesciando tutte le boutique del centro per trovare un vestito nuovo adatto all'occasione, state selezionando accuratamente la compagnia alla quale unirvi... e poi basta che troviate un posto che suona della musica e rischiate di mandare tutto a puttane.
Già, perchè le vostre coreografie non si sono evolute di un millimetro rispetto alle solite Tombolate con i suoceri, quando al massimo vostra cugina metteva nel mangianastri la cassettina con le musichette del Natale remixate che si era fatta duplicare da qualche suo amico digggei. Siete impalati come un branzino allo spiedo ed espressivi come un baccalà imbalsamato - mai pensato di fare le controfigure di Barbara Palombelli per le scene più impegnative dei suoi editoriali al Tg5 ? - e nessuno vi concede nemmeno l'onore di una mazurka svuotapista di consolazione...
Ma quest'anno potete finalmente trasformarvi in cubisti con la Q maiuscola! Se anche voi, oltre a Rosy di "La Pupa & Il Secchione", volete imparare a ballare come Rosy di "La Pupa & Il Secchione", non perdete il vostro tempo provando e riprovando i passi del Ballo di Simone perchè «tanto a Capodanno esce sempre»: non vi si cagherà di pezza nessuno!
Piuttosto, che l'animatore del villaggio turistico in cui vi trovate metta della aus o della commerciale, del revaival o della trens andeggraund, la coreografia giusta per fare incetta di invidia e complimenti è solo una:


Presentato per la prima volta nel lontano 1983 durante una puntata di "Superflash", questo assolo di danza jazz modellato sul talento della poliedrica interprete Marcella e del suo indimenticabile successo "Nell'Aria" è oggi considerato «un grande classico evergreen contemporaneo», che ha spalancato le porte dell'Olimpo, tra gli altri, alle più famose etoile di tutti i teatri del Mondo.
Morale della favola: concentratevi, leggete attentamente la fotoromanza che segue e lanciatevi fiduciosi nella mischia! Scommettiamo che un giorno ci ringrazierete?

 

 si ringrazia l'amico Carmelo P. per la preziosa ispirazione

#1

«Aria // Nell'aria // Voglia // Di te...»

Postura ben eretta, gamba sinistra leggermenta flessa, viso rivolto verso il basso e sguardo nostalgicamente assente: per eseguire al meglio il Ballo di Marcella dovrete sembrare del tutto indifferenti all'incipit del vostro brano [meglio ancora se si entra subito nel vivo del ritornello, proprio come in "Nell'Aria"]. Lasciate che la musica vi scorra addosso senza accennare la minima reazione fino al termine della intro.

#2

«È domenica è tu // Chissà che cosa fai...»

Non appena inizia la strofa, portate la mano destra sulla spalla sinistra con un movimento deciso e fissate dritto avanti a voi sfoderando il più sensuale dei vostri sguardi da triglia. Se vi servono modelli a cui ispirarvi, esercitatevi con la Magnum di Ben Stiller in "Zoolander" o con il calendario 2007 di Elisabetta Gregoraci.

#3

«Ti rivedo sempre lì // Che mi dici che mi vuoi...»

Seguendo la struttura ritmica dell'inciso, ruotate leggermente il busto in senso orario e distendete il braccio verso il basso come se steste cercando di bloccare l'avanzata di Silvio Berlusconi. Fondamentali per la buona riuscita di questo passaggio sono la mano sinistra sul fianco e l'occhio inquisitore sgranato in segno di sfida.

#4

«La mia voglia è grande // È scandalosa ormai...»

Ora tornate in posizione frontale e distendete entrambe le braccia ad altezza 'cranio di Silvio Berlusconi', tenendo sempre ben rigide le mani. Eseguite questi movimenti con estrema naturalezza e velando la vostra espressione di una timida reverenza, quasi a voler cercare il conforto di Babbo Natale o dei tre Re Magi.

#5

«C'è una gatta accanto a me...»

Raccogliete tutta l'aggressività felina di cui siete capaci e portate le mani ai lati del viso con un gesto secco e deciso, flettendo contemporaneamente il bacino verso l'esterno. Attenzione allo sguardo, che dovrà essere ipnotico e tigrante: trattandosi di uno snodo cruciale nella coreografia, non sono ammesse varianti zebranti e/o leopardanti.

#6

«E non rinuncio a lei...»

Con una zampata degna degli esercizi di ginnastica delle Scuole Medie, distendete le braccia davanti a voi e date libero sfogo alla vostra voglia di graffiare. Per entrare ancora di più nella parte, fischiettatevi mentalmente i versi motivazionali «Violentami violentami violentami, miao! // Oppure lasciami perdere vattene subito, ciao!», sempre di Marcella.

#7

«Aria // Ti respiro ancora sai // Nell'aria // Ti schiaccio ma ci sei...»

A questo punto, se avete eseguito le prime 6 mosse con il giusto senso del ritmo, dovreste essere arrivati al secondo ritornello. Abbracciatevi trasmettendovi tutto il calore umano [che è un calore buono] di cui sentite il bisogno per portare a termine nel migliore dei modi la coreografia, e non abbiate paura a mettere a nudo la vostra anima mostrandovi per quello che sicuramente siete: una persona vera, proprio come vi vedono.

#8

«Spero solo che (che) // Non bussi un uomo adesso...»

Altra strofa, altro giro. Immedesimatevi in una "Vigilessa alle Grandi Manovre" e cercate di bloccare un Tir che vi sta venendo addosso con la sola imposizione della mano destra [la sinistra è socchiusa sul fianco]. Se ci riuscite, potete continuare. Altrimenti, peccato: non avete passato il turno...

#9

«Mi comporterei // Come non vorrei...»

A meno che non si tratti proprio di "Nell'Aria", difficilmente nella canzone che state ballando compariranno le parole «Mi comporterei // Come non vorrei». Niente paura: pensatele, e adottate anche voi questa postura da fotomontaggio con le gambe al posto delle braccia, discolpandovi con lo sguardo per l'inevitabile effetto dissociante.

#10

«La mia mente è chiara // Ma a volte è più forte il sesso...»

Accostate le braccia al corpo e dondolate spalle e bacino con aria sbarazzina. Tenete presente che, anche se state applicando il Ballo di Marcella a "Barbiturici Nel The" di Viola Valentino, la vostra mente è chiara ma a volte è comunque più forte il sesso: lasciate che questo traspaia nitidamente dal vostro morbido ancheggiare da cerbiattina.

#11

«La mia gatta è ancora lì // Non parla ma dice sì»

La vostra gatta torna prepotentemente a dominare i vostri istinti e le vostre movenze: riecco nuovamente la zampata del primo inciso, eseguita in questo caso con ancora maggiore convinzione. Chiunque sia la vostra preda, non potrà sottrarsi alla grinta artigliata del vostro sex appeal!

#12

«Io non sono un animale // Sono un essere che ama chi non c'è...»

È arrivato il momento di sfruttare appieno anche le vostre facoltà deambulatorie impreziosendo l'esibizione, sin qui prevalentemente statica e concettuale, con una allegra marcetta prima girando alla vostra destra poi tornando indietro verso la vostra sinistra. Per un effetto ottimale, l'andatura dovrà assomigliare il più possibile a quella di una Bratz alla sfilata degli Alpini.

#13

«Aria // Nell'aria // Voglia di te...»

Ritornate in posizione 'Manico di scopa' con le braccia ben aderenti al busto, come se foste stati colti da improvviso rigor mortis, e flettete la nuca verso destra assumendo un mood sognante ma con un retrogusto di sofferenza. Se non vi viene naturale, provate a pensare a cosa direbbe di voi Maurice Bejart dopo avervi provinato con questa coreografia per "Il Lago Dei Cigni" al Bolshoj. L'espressione corretta vi si stamperà in volto come per magia.

#14

//

Qualunque canzone abbiate deciso di ballare, senza dubbio contemplerà un assolo strumentale [nel caso di "Nell'Aria" si tratta del giro di sax]. Bene: per prima cosa, stendete avanti a voi prima un braccio poi l'altro proprio come se steste eseguendo la Macarena, che come dimostra questa immagine ha platealmente scopiazzato il Ballo di Marcella...

#15

//

Ora alzate il braccio sinistro e abbassate quello destro fino a formare una ideale linea retta inclinata di circa 30° rispetto al piano del pavimento. Sorridete con una punta di ingenuità per compiacervi della buona riuscita di questa figura.

#16

//

Approfittate quindi dei pochi secondi di riff strumentale che vi rimangono per tenervi in allenamento a Nascondino: ne avrete sicuramente bisogno dopo aver concluso la vostra esibizione. Copritevi il volto prima con la mano destra e poi con la sinistra senza perdere quell'alone di divertita nonchalance che il Prozac che avete assunto a colazione vi sta finalmente provocando.

#17

«Io non sono un animale // Sono un essere che ama chi non c'è...»

Se partecipare alle Olimpiadi è sempre stato il vostro sogno ma erano rimasti liberi solamente 3 posti ad "Amici", non troverete difficile assumere questa posizione da discobola smandrappata che sottolinei in modo esotico il ponte con l'ultimo ritornello e la chiusa finale. Non trascurate di chiudere gli occhi e fare anche la faccia un po' schifata: in fondo sognavate di partecipare alle Olimpiadi ma erano rimasti liberi solamente 3 posti ad "Amici"...

#18

«Il valore è sempre uguale // Carne e anima impastata senza te...»

Eseguite nuovamente la mossa #12, incattivendovi però oltre misura perchè sicuramente, arrivati a questo punto, o avrete sbagliato qualche passo oppure non sarete stati capiti. Oppure, ancora, perchè sognavate di partecipare alle Olimpiadi ma erano rimasti liberi solamente 3 posti ad "Amici".

#19

«Aria // Ti respiro ancora sai // Nell'aria // Ti schiaccio ma ci sei...»

Ci avviciniamo alle fasi conclusive del brano e, con esso, della coreografia. Alzate le braccia e lasciatevi andare in balia del vento e delle ascelle, ciondolando come d'autunno sugli alberi le foglie: anche Ungaretti, oltre a Garrison e a Marcella, sarebbe orgoglioso del poetico ermetismo che promana il vostro corpo.

#20

«Aria // Nell'aria...»

È finita. Le ultime note della canzone coccolano i vostri sensi mentre voi vi abbandonate ad un ultimo, vellutato abbraccio.
La vostra gatta è ancora lì: non parla ma dice sì...

 

È tutto chiaro o vi servono già delle ripetizioni? Ok, ci crediamo: siete dei casi clinici. Forse potrebbe esservi utile guardare e riguardare il filmato, oltre che leggere le didascalie degli screenshots...
Bene, allora non dovete fare altro che avviare il fido eMule e cliccare su questo link: come per magia, Babbo Natale vi porterà il videoclip del Ballo di Marcella «gratis direttamente a casa vostra» [fonti permettendo, naturalmente]!