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PRODOTTI TALMENTE VERI DA SEMBRARE FALSI
segnalazioni del 27.03.2006

Questa è la stanza di bottomfioc.net dedicata a quanto di più impensabilmente trucido sia mai venuto alla luce (ufficialmente!) nel mondo dello spettacolo: dischi, film, spettacoli televisivi, pubblicità, libri, gadget... Insomma, il motto è celeberrimo: "Niente Rimarrà Impunito".
Una raccomandazione: non chiamatelo "Trash" -ambigua ed ingrata codificazione di gusto ancora più dubbio del ciarpame che identifica-. Si tratta, più semplicemente, di un AltroMondo. Bizzarro.



:spremuta a freddo di tarocchi ipovitaminici:

 

Per quale motivo un artista [o presunto tale] dovrebbe trovare più appagante ricantare un brano di qualcun altro anzichè uno proprio? Talvolta per rifargli completamente i connotati e sperimentare nuove soluzioni di stile - come Marilyn Manson con "Sweet Dreams", gli Scissor Sisters con "Comfortably Numb" o i Guano Apes con "Big In Japan" -. Talvolta per «rendere omaggio» a una canzone o a un autore a cui è particolarmente affezionato - come Jeff Buckley con "Farewell Angelina" o gli Erasure con "Abba-Esque" -. Talvolta, ancora, per portare alla luce sotto una veste nuova pezzi dimenticati, poco conosciuti o passati quasi inosservati in versione originale - come i Fugees con "Killing Me Softly" o Lady Violet con "Inside To Outside" -.
Più spesso, però, l'intenzione è semplicemente quella di speculare sul successo di un brano già ampiamente conosciuto per nascondere la propria totale mancanza di idee, al punto che o la cover scimmiotta in tutto e per tutto la canzone di partenza, oppure la trasforma in un minestrone di sonorità più o meno attuali e più o meno di tendenza. In entrambi i casi, tuttavia, il risultato finisce per assumere tutte le fattezze del tipico tarocco «vorrei ma non posso» più ridicolo che esilarante.
Di questi ultimi, abbiamo selezionato - peraltro senza alcun criterio particolare se non quello alfabetico - gli esemplari più significativi tra tutti quelli che non possono assolutamente mancare nella collezione di qualunque [anti]esteta delle sette note. L'invito, ovviamente, è procacciarseli il prima possibile in qualunque modo...



:prima puntata:

 

 1:

AURORA FEAT.NAIMEE COLEMAN » "SLEEPING SATELLITE"
OGM datato 2003 - a 11 anni dall'uscita della versione originale - e opera di un gruppo trance britannico evidentemente specializzato in cover, come ci suggerisce l'eloquente discografia. La ballad strappamutanda che valse a Tasmin Archer una delle glorie più One Shot del 20esimo secolo diventa un martellone rave inalterato nella struttura [e quasi identico nei vocals di Naimee Coleman] e con il tipico synth riempipista di questo genere di produzioni. Tamarraggine dignitosa ma risultato inevitabilmente catacombale...

 

 2:

BIANCA FERNANDEZ » "HYPNOTIC TANGO"
Chissà se i My Mine, nel lontano 1983, avevano sospettato l'eventualità che "Hypnotic Tango" potesse diventare - al pari di "Enjoy The Silence" o "Last Christmas" - uno dei brani più taroccati dei successivi 20 anni, al punto che soltanto lo scorso anno ne sono usciti ben due remake: quello delle Bananarama, dal titolo "Look On The Floor" [che ne riprende unicamente il ritornello], e questo di Bianca Fernandez, in chiave house annacquata e priva di qualsivoglia slancio creativo. Tanto che qualcuno la definisce addirittura un insulto non ai My Mine, ma addirittura alle stesse Bananarama [!]. Da non perdere anche la cover targata Your Sign, che ricalca - in perfetto stile Discomagic - ogni singolo aspetto del pezzo dei My Mine e che consigliamo vivamente a tutti gli amanti di tarocchi veraci...

 

 3:

BIS » "ONDE"
Fa piacere che, in tutta la brodaglia di revival Anni '80 messa al fuoco in Italia negli ultimi 6 anni, qualcuno si sia ricordato anche di questo a tutt'oggi sottovalutatissimo pezzo degli Schirone prodotto dai fratelli La Bionda nel 1986. Ne fa un po' meno che sia stato trasformato nella tipica rebbonzata made in Italy della domenica pomeriggio [cassa dritta + ride in battere + synth aspirapolvere] senza la minima sensibilità - nè il minimo 'timore reverenziale' - verso la canzone originale. Ma non è la prima e, temiamo fortemente, non sarà purtroppo nemmeno l'ultima a subire un simile trattamento...

 

 4:

CHARIFF / DENISE » "I LOVE YOUR SMILE"
Era il 1991 quando Shanice [una sorta di Janet Jackson di Serie B recentemente tornata sulle scene con fattezze da Beyoncé di Serie C] si impose all'attenzione di tutto il mondo fischiettando questo motivetto dalla orecchiabilità immediata che, inevitabilmente, fece spuntare come funghi decine di clonazioni prêt à porter ad uso compilation. Nell'imbarazzo della scelta, segnaliamo quelle di Chariff e di Denise, entrambe evidentemente tarocche a cominciare dal nome dell'interprete: la prima si segnala per la scelta di sostituire l'inciso cantato con un rap maschile; la seconda per la base artigianale da suoneria polifonica a 16 toni...

 

 5:

ET-CETERA » "YOU'RE MY HEART YOU'RE MY SOUL"
13 anni passati inutilmente. Tanti ne sono intercorsi tra la versione dei Modern Talking [1985] e questa cover del duo tedesco degli Et-Cetera [1998], ispirata all'originale in modo così didascalico da sembrare un falso storico. A dissuaderci dell'autenticità di questa produzione, oltre ad un paio di note modificate qua e là, c'è però l'alternarsi dei vocals maschili e femminili - non che quelli dei Modern Talking fossero molto più omogenei, ma gli Et-Cetera quantomeno sono davvero un uomo e una donna -, che ricrea un pittoresco 'effetto Radiorama' anch'esso retrodatato di almeno un decennio...

 

 6:

FANCY » "DRAGOSTEA DIN TEI"
Quando lo abbiamo letto non potevamo crederci: uno dei portabandiera storici dell'Eurodance degli Anni '80 [sue erano "Flames Of Love", "Slice Me Nice" e Bolero"] ridotto a stornellare "Numa Numa Iei" pur di poter dire anche lui, come molti suoi coevi colleghi, «Non sono stato una Meteora!»? Sembra di sì: è bastata una ricerchina di 15 secondi con Google per confermarci che si tratterebbe proprio di quel Fancy, benchè sul suo sito ufficiale non ne venga fatta notizia. L'arrangiamento è identico a quello degli O-Zone; le uniche cose che cambiano sono la pronuncia dell'interprete - che sia o meno quel Fancy, è evidente che non si tratti di un madrelingua rumeno - e i suoi sospiri soft/porno inventati per riuscire a reggere il confronto non solo con la versione originale, ma anche con la cover di Haiducii...

 

 7:

FOREVER YOUNG » "JUST CAN'T GET ENOUGH"
È ormai ampiamente dimostrato che i chorus di bambini alla "Zecchino d'Oro" in discoteca funzionino [quasi] sempre a meraviglia: è successo con i Baby's Gang negli Anni '80, con i Gam Gam Project di Mauro Pilato e Max Monti negli Anni '90 e, nuovamente, con i Forever Young nel 2003 i quali - sulla scia del successo europeo ottenuto con la cover di "We Will Rock You" [remixata, nell'edizione italiana, da Gabry Ponte] - hanno pubblicato un intero album di tarocchi 0-12. "Just Can't Get Enough" è, tra tutti, il più catacombale, con samples usciti probabilmente da un Commodore Vic 20 e una serie di vocine tanto simpatiche e tanto carucce ma, data l'età, anche inevitabilmente sgraziate, che stridono come unghie su una lavagna al confronto con quelle di Dave Gahan & Company. Non sarebbe meglio portarli al parco, i bambini, anzichè in sala d'incisione?...

 

 8:

HOVERY COVERY / KELLY G » "OURAGAN"
Probabilmente sono in molti, dopo aver sentito "Ouragan" sussurrata dalla sua legittima interprete Stephanie di Monaco, ad aver pensato almeno una volta «Fichissima! Chissà però come sarebbe se fosse cantata da qualcuno con un minimo sindacale di corde vocali...». Ebbene, gli Hovery Covery e Kelly G hanno provato a dare - ciascuno a modo suo - una risposta a questo amletico dubbio: i primi ricopiando di sana pianta l'intero l'arrangiamento e arruolando una corista con un timbro simile a quello di Lio, la seconda disimpegnandosi in un anthem riempipista con il volume della base strumentale sparato a palla e i suoi gorgheggi a spasso chissà dove nell'etere. «Fichissime! Chissà però come sarebbero se fossero cantate da qualcuno con un minimo sindicale di corde vocali...».

 

 9:

KASSANDRA » "WAKE UP"
Era da quando Hilary Duff è riuscita ad agguantare la Top10 dei singoli più venduti nel nostro paese che aspettavamo con ansia l'arrivo di un qualche suo clone tarallo discotunzettaro. Finalmente [per modo di dire], dopo quasi 5 mesi, siamo stati esauditi grazie a Kassandra, una Jeansy in versione m2o che - non abbiamo dubbi - spopolerà in ogni angolo del pianeta come tutte le consimili 'digggei prodacscions' italiane eruttate ininterrottamente in questi ultimi 3 anni ad uso e consumo dei 15enni in iperglicemia. E noi, che in fondo non siamo altro che 15enni in iperglicemia repressi, ci siamo affezionati a Kassandra al punto tale che adesso vogliamo assolutamente vederla impegnata anche in un remake di "Lizzy McGuire", "Una Scatenata Dozzina" e "Nata Per Vincere". Verremo esauditi anche questa volta?

 

10:

NIVES » "NON SUCCEDERÀ PIÙ"
Se con Aurora, Bianca Fernandez, i Bis, Chariff e Denise, gli Et-Cetera, Fancy, i Forever Young, gli Hovery Covery e Kelly G e Kassandra finora ci siamo adeguatamente riscaldati, con Nives chiudiamo in bellezza facendo scattare una autentica [e pienamente meritata] torcida brasiliana. La sua "Non Succederà Più", infatti, è uno di quei capolavori che fanno resuscitare i morti e che, soprattutto, fanno schiattare i vivi: quelli che ce l'hanno per la qualità del brano e quelli che non ce l'hanno per l'invidia. Probabilmente in nessuna registrazione da studio - ma nemmeno nella più fischiata delle esibizioni alla "Corrida" - si sono mai sentite tante e tali stecche e fuori sincro in un colpo solo. Un autentico toccasana contro ogni forma di depressione, anche la più acuta: sono sufficienti 15 secondi di ritornello per tornare immediatamente a sorridere... o per trovare il coraggio di farla finita una volta per tutte.

 

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