www.bottomfioc.net > comunità creativa > spazzaturificio

PRODOTTI TALMENTE VERI DA SEMBRARE FALSI
segnalazioni del 16.03.2003
 

Questa è la stanza di bottomfioc.net dedicata a quanto di più impensabilmente trucido sia mai venuto alla luce (ufficialmente!) nel mondo dello spettacolo: dischi, film, spettacoli televisivi, pubblicità, libri, gadget... Insomma, il motto è celeberrimo: "Niente Rimarrà Impunito".
Una raccomandazione: non chiamatelo "Trash" -ambigua ed ingrata codificazione di gusto ancora più dubbio del ciarpame che identifica-. Si tratta, più semplicemente, di un AltroMondo. Bizzarro.


Nota
invitiamo la gentile redazione di Clarence -che ci sembra particolarmente ispirata (d)ai contenuti di questo sito senza peraltro degnarsi neppure di rispondere alle nostre mail- di citare quantomeno la fonte della loro presunta creatività qualora intendessero sviluppare ulteriori argomenti traendo platealmente spunto dai nostri. La loro operazione su Cristiano Malgioglio, che contempla addirittura il link al file di "Sbucciami" presente nella Catacomba del Sueño senza il benchè minimo riferimento a bottomfioc.net, ci è sembrata davvero poco cortese. E, men che meno, ci è sembrata geniale dal punto di vista tecnico: basterebbe semplicemente rinominare il nostro mp3 per omaggiare i malcapitati -in tutti i sensi- utenti di Clarence non già di "Sbucciami", bensì del nuovo, esclusivo singolo di Cristiano "Error 404 - Page Not Found".


ARRIVA ARRIVA (QUELLO CHE DEVE ARRIVARE)
speciale Viola Valentino
 

È la nostra Musa Ispiratrice, ma non potremmo mai declamarle un <<Cantami, o Diva>>: su tre parole, due ('Cantami' e 'Diva') sarebbero sbagliate.

Eppure non passa giorno senza che il nostro lettore mp3 non riproduca almeno una volta "La Surprise De L'Amour". Oppure "Comprame (Me Vendo Integra)" o "Probabilmente Niente". Anzi, togliamo le virgolette: non passa giorno senza che il nostro lettore mp3 non riproduca almeno una volta probabilmente niente. È risaputo, infatti, che le canzoni di Viola siano versioni strumentali con qualche confuso sussurro di sottofondo che da più di 20 anni cerchiamo inutilmente di codificare. Alla fine ci siamo arresi.


FILOLOGIA COMPARATIVA DELLE OPERE
a cura di Amornero

Ci siamo chiesti molte, troppe volte il perché.
Perché Viola Valentino incide(va) dischi? Perché qualcuno li compra(va)? Perché ancora oggi si esibisce (ed ho evitato volutamente il termine “canta”) in pubblico, regalando alla folla delirante un noioso fruscio del microfono, come se l’amplificatore non funzionasse?
Forse perché, come ha recentemente rivelato in un’intervista a noi poveri ignoranti che la guardavamo, lei è un contralto. Non un soprano, non un mezzosoprano. Un contralto, mi sono spiegato? Una roba seria, anzi serissima. E forse per lo stesso motivo, e per la stessa serietà professionale, la nostra Profetessa, la nostra mancata Carmen, non canta più “Sei una bomba”. Perché il testo è stupido, dice lei. E noi tutti ci chiediamo: <<Gli altri no?!?>>. Del resto come possiamo noi miseri mortali comprendere frasi del tipo <<
È mezzogiorno di un giorno popolare/nel ristorante gestione familiare/e dopo uno spaghetto scarso e scivoloso/tutti speriamo in un secondo muscoloso>>? Come possiamo comprendere la tragicità quasi ellenica di “Sola”, con la nostra divina che bussa alla porta di qualcuno ed una voce risponde: <<Non ci abita nessuno?>>

E allora facciamo qualcosa.
Ben lungi da noi l’idea di arrivare a comprendere tanta poesia, cerchiamo di analizzare dal basso della nostra grettezza questi piccoli capolavori che l’hanno resa immortale. E partiamo proprio da “Sei una bomba” la canzone rinnegata dall’interprete perché troppo dozzinale.

Sei una bomba amore-re
che casino adesso c’è
ma tu guarda se dovevi capitare proprio a me
Quando con gli amici vai
tu chissà che cosa fai
io vorrei proprio sapere se di me non parli mai
Sei una bomba e tu lo sai
e non ti sbilanci mai
eppure ai tuoi difetti so che mi affezionerei
E comunque amore mio
anche se l’indiano fai
se tu non esistessi è così che ti vorrei

Notiamo subito (insieme all’ossessivo dondolamento della testa e alle mani sempre in tasca -purtroppo non riproponibile sul web, NdR-) la poesia spicciola del testo, troppo adolescenziale per una cantante così matura, addirittura un contralto. <<Sei una bomba>> è un’espressione troppo gergale per una voce che di solito vende il proprio corpo al miglior offerente. Hai ragione, Viola, a non cantarla più in concerto: è proprio una stupidaggine. Soprattutto se confrontata con capolavori come il seguente:

Quante volte ho bussato alla porta di qualcuno
ma una voce rispondeva: non ci abita nessuno
Quante volte ho camminato sopra il filo di un discorso
dentro il cerchio della luna, quante lacrime d’inchiostro…
Perché passo dopo passo, in mezzo alle frustate della gente
girerà la mia fortuna, come una ballerina sulle punte
E poi ancora giorno dopo giorno lasciare questo mare di cemento
e scordare i grattacieli e avere un foglio di quaderno per volarci su

Abbiamo riportato uno stralcio del testo di “Sola”, che pare estratta dal coro di una tragedia di Euripide, tanto toccante è la lirica che si sprigiona dai suoi versi. L’immagine della ballerina che gira sulle punte, a metà strada tra il carillon e la bomboniera da matrimonio di periferia, ci invade l’anima. Povera Viola, dopo aver trovato un uomo che è <<una bomba>> e che però con lei fa l’indiano, rimane sola e si riduce a vagabondare di porta in porta come una rappresentante della Stanhome, fustigata da tutti e delusa dal suo destino, che intanto di lei se ne frega e continua a volteggiare come Oriella Dorella. Lei -però- non si scoraggia, e accompagnandosi con una gestualità da far invidia a Feldenkreis (ma tagliava la polenta o faceva karate?) ci regala -in "Romantici"- una serie di luoghi comuni che persino Anna Oxa le invidia:

Il mondo è pieno di pirati
giorni lunghi e disperati che uccidono
E tutti vengono e vanno
chiudi gli occhi e passa un anno come un fulmine
C'è tanta gente che sta in crisi
di sorrisi proprio non sa che farsene
Altri che hanno tanti amori
che ci fanno mille canzoni e non le cantano
Noi che di vita ne abbiamo una sola
e amiamo da sempre la stessa persona
Ci credono pochi e siamo milioni
eppure ci capita di stare soli
Siamo noi quelli di tanta buona tristezza
che fanno sempre un po’ di tenerezza
Dei bravi ragazzi, e noi commedianti
ci porti via il diavolo a tutti quanti
A noi romantici noi romantici
romantici

Certo, con canzoni come questa, è fin troppo facilmente condivisibile l’idea della nuova Viola Valentino di escludere “Sei una bomba” dalla scaletta delle sue esibizioni live. E pensare che l’autore della musica di questi gioiellini è quello stesso Maurizio Fabrizio che ha regalato a Mimì “Almeno tu nell’universo” e a Rossana Casale “A che servono gli dei”… Cosa non si fa per i soldi… (cioè, volevo dire: neppure il Maestro Fabrizio ha resistito a comporre canzoni per una così eccellente voce di contralto...)

Ma torniamo al cammino spirituale della nostra interprete. Resasi conto di essere semplicemente una romantica in un mondo fatto di solitudine, si chiede che motivo ci sia per litigare col suo uomo. In fondo la vita è già difficile. Perché morire di bile in un mondo in cui (testuali parole, giuro) <<gli esami non finiscono mai>>? Leggiamo con attenzione il testo di “Anche noi facciamo pace”:

Con chi fa il difficile
e non crede alle favole
Con la gente che vuole farsi sempre i fatti tuoi
con i tempi che cambiano
Con gli amici che fingono
con gli esami che non finiscono mai…
Facciamo pace almeno tra noi
è già difficile vivere e poi
A che ti serve la guerra che vuoi
chi è triste dentro poi non vince mai

Non è toccante? Già… e poi il pubblico ha il coraggio di chiederle di cantare “Sei una bomba”. Vergogna!
Ma il meglio deve ancora venire. Ormai in pace con se stessa (ma non con il suo uomo), la Nostra ripensa alle vacanze estive di quand’era ragazzina, e lo fa con quella che è certamente la sua canzone più poetica e struggente: "Giorno popolare". Un quadretto di vita vissuta di disarmante semplicità. Sentite:

Si prende il resto e si esce
contenti del proprio caffè
con noi il fritto di pesce
Ed io capisco che è estate perché
in spiaggia tutti i parenti
mi chiedono quanti anni ho
Facciamo un po’ i sorridenti
poi via tutti quanti a prendere il sol

Quaranta gradi all’ombra e lei per capire che è estate ha bisogno di sentirsi chiedere l’età dai parenti… perdonatemi, ma mi sfugge il nesso tra l’anagrafe e le stagioni.
E poi chi mai libererà i nostri sogni dall’immagine agghiacciante di Viola adolescente e della sua famigliola felice che escono dal ristorante sotto il sole d’agosto con i capelli che puzzano di fritto di pesce? O forse la frase <<con noi il fritto di pesce>> voleva suggerire l’immagine dei calamaretti in pastella che seguono la famiglia in fila indiana verso la spiaggia?

E la sera sapete che si fa?

E a mezzanotte di un giorno popolare
al bar del porto granita nel bicchiere
Tra le barchette e le camicie fantasia
e gli stornelli improvvisati per la via
E sotto quella luna così tanta
c’è l’atmosfera di grande speranza
Ma forse è solo per me
e poi andare a casa per sognare
Un sogno in lotta col caldo e le zanzare
al bagno per fumarne una di nascosto
La superfiltro coraggiosa dell’agosto
mi interrogavo sui massimi sistemi
Grandi progetti, piccoli problemi
ero una signorina che sera e mattina pensava all’amor

Beh certo, dopo una serata al bar del porto con indosso solo una camicia fantasia e dopo aver impuzzolentito un po’ il bagno di casa con il fumo della superfiltro fumata di nascosto, cosa le rimane se non interrogarsi sui massimi sistemi? Sapete com’è, cose da contralti.

Concludiamo, escludendo volutamente dalla nostra analisi la fin troppo ovvia “Comprami”, con quella che Viola ritiene essere la sua canzone più bella, presentata, ovviamente in playback, al Festival di Sanremo del 1983: "Arriva Arriva". Nel corso di una recente intervista notturna su Retequattro, la Divina ci spiega il significato del ritornello:

Arriva arriva la malinconia
ti dice fingendo: mi chiamo Allegria

- Vuol dire che la malinconia è falsa, si traveste da allegria per ingannarti - (ipse dixit).
Grazie, Viola. Concetto profondo a cui non saremmo mai arrivati senza la tua delucidazione.
E poi quella frase così poetica, quell’immagine indimenticabile:

Guardate una stella
sta cadendo a pezzi sul mare
C'è tanta luce stanotte che sembra il sole…

Come evitare la lacrimuccia? Questa frase è addirittura corretta grammaticalmente… miracoli degli anni Ottanta.

E spulciando negli scaffali polverosi di un negozio di vinili usati mi imbatto addirittura in un Extended Play del 1985 intitolato “L’Angelo”. Fa parte della fase ormai declinante della carriera di Viola (che non può più partecipare a Sanremo, visto che ormai si canta dal vivo). Sentiamo che cosa le fa dire Guido Morra nella canzone “Ripensando”:

La mia vita è un’orchestrina
è un mistero anche per me

Non lo mettiamo in dubbio, Viola cara. Ma sappi che lo è soprattutto per noi.


GESÙ CRISTO CONTRO LA MADONNA
sottotitolo: <<io sono una persona abituata a lottare>>

Amarcord. Anno 2001.
Canale 5 trasmette una interessante operazione di riesumazione New 80s dal titolo "La Notte Vola". Conduce Lorella Cuccarini. Si tratta di una gara canora live tra i cantanti che hanno lasciato un (presunto) segno nella gloriosa epoca dell'hit parade. Non si capisce, invero, cosa c'entri allora Orietta Berti, capace tuttavia di sconfiggere al primo turno -con "Futuro"- nientepopodimeno che Den Harrow -con "Future Brain"-. Non si capisce nemmeno, invero, cosa c'entri allora Den Harrow, visto che le sue canzoni le cantava Tom Hooker, ma questo è un altro discorso.

Arriviamo subito al dunque. Uno degli scontri di primo turno prevede il confronto ad eliminazione diretta tra Viola Valentino -con "Comprami"- e Rettore -con "Kobra"-, siglato dalla (prevedibile) vittoria di quest'ultima -pare che il pubblico sia tuttora in studio ad aspettare che Viola Valentino inizi a cantare-. Stizzita per la mazzata, Viola si produce a questo punto in una tignosa polemica contro il regolamento ed il sorteggio, uscendosene con una delle frasi che più merita di trovare uno spazio tutto suo nell'Olimpo dei Sogni:

- Voglio dire, io e Rettore siamo due primedonne degli anni 80: mettere Viola Valentino contro Rettore è come mettere la Madonna contro Gesù Cristo -

Disgustata la Cuccarini, in visibilio il pubblico. Con Viola che incalza:

- Io non dico questo perchè ho perso, perchè sono una persona abituata a lottare, lo dico perchè anche Rettore ci è rimasta male -

Si sarà ripresa (soggetto: Rettore) ascoltando "La Surprise De L'Amour". Come tutti noi, del resto...

credits: le immagini sono tratte dal sito ufficiale di Viola Valentino
 


: il trionfo della memoria :
LO SPAZZATURIFICIO DI bottomfioc.net - ARCHIVIO


 vuoi segnalare e recensire una follia degna dello spazzaturificio di bottomfioc.net? scrivi a community@bottomfioc.net