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:grazie dei fleurs du mal:

• POCO PIÙ DI NIENTE •
:prima serata:

si esibiscono tutti i 20 Big in gara e viene proclamata la classifica provvisoria per singole Categorie


La recensione e le pagelle di Etrigan
in ordine di esibizione

 

• UP PATRIOTS TO ARMS •
Armiamoci e partiamo, il Festival ci aspetta
ovvero: GIÙ DALLA TORRE BUTTEREI TUTTI QUANTI GLI "ARTISTI"
[ammesso e non concesso si possa chiamarli tali]

 

Ma cos'è 'sta roba? "Fuori orario"? Ah, no… è la citazione colta di Wim Wenders per iniziare. (WOW, già sbadiglio).

Geniale e originalissima l'idea di cominciare "sul serio" con una schitarrata elettrica dell'Inno d'Italia (cosa che Ligabue aveva già fatto e rifatto ai concerti con l'attacco di "Lambrusco E Popcorn", giusto per puntualizzare l'originalità di tutto ciò).
E poi i gggiòvani che cantano la sigla d'inizio («Se non portano almeno una cicciona all'anno non fanno Sanremo», Gialappa's dixit) con sigla del tipo "minestrone della Valle degli Orti" dove infilano pure De André a tradimento, i maledetti.
E poi via, con un po' di avanspettacolo da rimpiangere il Bagaglino con Bonolis, una meringa a forma di Clerici, l'altra tizia che parla come un'uruguaiana di cinque anni (ma siamo sicuri che sia italiana?)

E LA MUSICA??? Andiamo avanti così fino all'una???!!!???

Un inizio talmente scoppiettante che ho dovuto versarmi in gola un pacchetto di Frizzy Pazzy conservato fino ad oggi dal lontano '88 per momenti magri come questi.
Ma ecco i cantanti...

 

Umberto Tozzi: "Le Parole"
È bello sapere che c'è un sodalizio artistico tra cantanti, e che come rappresentante dei "bofonchiosi", in mancanza di Patty Pravo o Anna Oxa, abbiano mandato lui. È lontanissimo da tutto ciò che fu nel passato. Un brano che non si assimila e si resetta non appena lo si è ascoltato. Solo un vago senso di fastidio.
Voto "Le parole che non vi ho mai detto (non sono riuscito nemmeno a cantarvele)": 4

Paola & Chiara: "A Modo Mio"
Mi aspettavo le sorelle Iezzi, e invece ecco Romina Power con la cuginetta sconosciuta. Stornellano una lagnetta vacua lontanissima da qualsiasi riciclo tentato in precedenza. Probabilmente anche la messa cantata sarebbe stata più divertente. Forse l'esclusione causa brano in internet avrebbe loro giovato.
Voto "Amici (come prima) mai": 3

Matia Bazar: "Grido d'Amore"
La nuova cantante, a dire della Gialappa's, è truccata con l'UniPosca. A me sembra tanto una Mina posticcia con quel suo modo di fare sopra le righe che da ultima arrivata poco le compete. La canzone è una delle tante figlie del naufragio dei Matia Bazar post-Ruggiero: le ascolti, nulla di terribile, poi scompaiono.
Voto "Avanti un'altra": 5

Nicola Arigliano: "Colpevole"
Una canzone da pianobar come miliardi di altre. Un cappellino di pelle nera alla Village People come unico dettaglio di rilievo assieme ai sublimi commenti Gialappi sul fatto che Arigliano fosse convinto di essere in albergo e che si stesse chiedendo come mai il maitre (Bonolis) fosse vestito così bene.
Voto "Accanto a lei/vivo nel '26": 5 ½

Dj Francesco Band: "Francesca"
L'anno scorso lo stroncai, e per quest'anno avevo in mente le peggio cose dopo la mirabolante idea di inserirlo nei "Gruppi" con un odioso escamotage. Eppure mi tocca ammettere che quest'anno la sua è la prima canzone che mi è in qualche modo 'piaciuto' ascoltare. Orecchiabile anche l'arrangiamento. Stona e sbanda tutto il tempo, ma lui almeno non si spaccia per cantante.
Voto "guarda te cosa mi tocca ascoltare per tirare a campare": 6/7

Toto Cutugno con Annalisa Minetti: "Come Noi Nessuno Al Mondo"
Morris Albert e Mietta. Fausto Leali e Luisa Corna. Gianni Morandi e Barbara Cola. Anna Tatangelo e Federico Stragà. Amedeo Minghi e Mietta. E avanti così. Alla faccia di "come noi nessuno al mondo". Sorpassati, melensi, ovvi, insopportabili. Ma gli anni passano, e più si va avanti e quello che già era vecchio lo è ancora di più. Non è ora di finirla?
Voto "Come voi decine di altri (e anche meglio)": 4

Alexia: "Da Grande"
Un felice ritorno alla dance (o giù di lì)? Una riconquista dopo l'insostenibile pezzo dell'ultima volta. Sembrava quasi una sigla da cartone animato fatta da qualcuno che sa cantare e con un arrangiamento che acchiappa da subito. Il che, in mezzo a tutti questi relitti impantanati da Mar dei Sargassi, è solo un bene.
Voto "Da grande mi sono accorta che è meglio tornare bambina": 6/7

Gigi d'Alessio: "L'Amore Che Non C'è"
Non ci sarà l'amore, ma non c'è nient'altro che la stessa canzone cantata e ricantata milioni di volte. Tutto qui (e forse neanche questo).
Voto "Nino D'Angelo bastava e avanzava già allora": 2

 

[ATTENZIONE: INNOVAZIONE! IL DOPOFESTIVAL È QUI!]
Scatta il giro degli opinionisti. Solo un simpatico assaggino di nulla condensato giusto per ricordarci il "delirio Celentano" dell'anno scorso.

And now... THE MICHAEL BUBLÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ SHOOOOOOOOOW!!!
Come ci si spiega il successo di un 'avvenente' inquartato senza particolari doti che non fa altro che riproporre cose di 50 anni fa come se fossero "la grande novità"? E soprattutto come si fa a considerare anche solo vagamente "televisiva" mezz'ora di siparietti idioti in inglese/italiacano e di stornelli ameritalici che sottolineano l'incapacità linguistica e canora del presentatore? Boh. A quanto pare quest'anno va di moda il "Celentano in pillole".
Voto "Vorrà dire che Paola e Chiara tra 10 anni sbancheranno tutto cantando 'Compraci'": N.C. (perché dovremmo dare il voto a Frank Sinatra)

 

Le Vibrazioni: "Ovunque Andrò"
Sono entrati nel "Tunnel Daniele Groff": tutte le loro canzoni suonano identiche, sanno di già sentito e così via. Questa nemmeno si distingue per particolari guizzi.
Voto "Uguali uguali": 5

Francesco Renga: "Angelo"
Si ascolta senza problemi e senza particolari incidenti ai timpani o ai neuroni. Che per la media di questa sera mi sembra già fin troppo, ahimè. Vedremo come va.
Voto "Aspettando un duetto con Ambra": 5 1/2

Antonella Ruggiero: "Echi d'Infinito"
Mi prudevano le dita nel trovarmela qui visto che l'anno scorso era a Mantova a sparare a zero su Sanremo (a cui aveva partecipato giusto l'anno prima). E invece... La terza inaspettata sorpresa della serata. Mario Venuti è riuscito nell'impresa impossibile di disimpantanarla dai gorgheggi fini a se stessi. Aspetto il secondo ascolto.
Voto "Con qualche lasagna in più e qualche campana tibetana di meno (grazie a dio)": 6 1/2

Marco Masini: "Nel Mondo Dei Sogni"
«Canzone che si dimentica un secondo dopo che è finita, in modo imbarazzante uguale a quella dell'anno scorso» (Gialappa's).
Voto "Monotonoia": 4

Anna Tatangelo: "Ragazza Di Periferia"
Dopo il duetto con Stragà niente avrebbe potuto essere peggio, ma il misuratore di deja-vù ha segnato qui il suo picco più alto. Pezzo 'da Sanremo' al 100%. E con questo ho detto tutto.
Voto "Pausini Reloaded": 4

Peppino di Capri: "La Panchina"
Un bel testo quasi da moderno Branduardi e una musica da Bungaro. Peccato per l'accoppiata infelice.
Voto "Cameriere, porti dello champagne alla Fiera dell'Est": 5

Marcella Bella: "Uomo Bastardo"
Belli i violini all'inizio. La canzone non è terribile, anzi, ma non riesce ad avvicinarsi neanche lontanamente ai 'pezzi forti' di Marcella.
Voto "Montagne gialline": 5

Paolo Meneguzzi: "Non Capiva Che l'Amavo"
Si è vestito come un 1/2 Bublé. La canzone è la stessa dell'anno scorso con la clonazione tipica di Tiziano Ferro e un assai migliorato arrangiamento di violinanze sovrapposte, giusto? La presenza scenica è la solita: «quella di un portacenere» (Gialappa's Band).
Voto "Non so cosa canto (e per questo canto sempre quello)": 5

Nicky Nicolai & Stefano di Battista Jazz Quartet: "Che Mistero È l'Amore"
La Gialappa's si chiede se non sia la sosia di Nicoletta Braschi che recita bene. Bravi ma noiosi, ottimi per il premio della critica.
Voto "Male che vada lavorerò come controfigura": 4 1/2

Franco Califano: "Non Escludo Il Ritorno"
Sembra una canzone di Vasco Rossi con arrangiamento melodico anziché rock. L'interpretazione è quella che è (fin dai tempi di "Avventura col travestito").
Premio "Rinazina Spray nasale": 4 1/2

Velvet: "Dovevo Dirti Molte Cose"
La prima chitarra distorta dall'inizio del Festival. Un po' di 'morbo delle Vibrazioni' nei vocalizzi senza la stessa capacità vocale. Un bel giro di archi, anche se la canzone non decolla del tutto.
Voto "Soffriamo lo stress (?)": 5 1/2

Marina Rei: "Fammi Entrare"
Un bell'arrangiamento che nel ritornello mi ricorda Veruska l'anno scorso. Questa canzone mi piace, anche se non so per quanto possa durare.
Voto "Aspettando che sia primavera": 6

 

Conduttori

Paolo Bonolis
Premetto che la sua egomania ci resta sullo stomaco da sempre, ma alla fine Sanremo è riuscito a mangiarsela in un sol boccone: conduzione monocorde dai siparietti noiosi e a tratti agghiaccianti. Ha arrancato a stento in ogni situazione dimostrando tutta la sua difficoltà quando non ha a che fare con pacchi e facili bersagli da macchietta. Ho rimpianto più di una volta Baudo, la Ventura e Raffaella Carrà, cosa che non avrei mai ritenuto umanamente possibile.
Voto "Tele-fai-da-te? Ahiahiahiahiahiahi!": 4

Antonella Clerici
L'hanno tolta dai fornelli e le hanno messo un panzer di tulle attorno impedendole di zompettare al ritmo di deliri musicali da catacomba doc. M'è sembrata impacciata e 'pesce fuor d'acqua' come non mai. Si vede che il «tocco di energia/effetto vitamina» de "Le tagliatelle di Nonna Pina" perde il suo effetto appena fuori dagli studi de "La prova del cuoco". Peccato.
Voto "Dalle padelle alla brace": 5

Federica Felini
Considerando che abita dalle mie parti, mi sento coinvolto. Ci terrei a specificare che NELLA PROVINCIA EST DI MILANO NESSUNA RAGAZZA PARLA COSÌ. Sembra posseduta da un demone di sette anni. È inquietante. E strepitosa è stata la Cortellesi a imitarla al telefono per la Gialappa's.
Voto "L'hanno prossimo allo Zecchino d'Oro nelle nuove proposte": 0

 

E la prima è andata. Spero di riuscire a resistere, se non fosse per la Gialappa's mi dimenticherei di avere una TV.