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:grazie dei fleurs du mal:

 

• POCO PIÙ DI NIENTE •
:ultima serata:


Il Pagellone Finale di Carmelo Baldanza
in ordine  di classifica per singola categoria

 

Categoria DONNE

Antonella Ruggiero: "Echi d'Infinito"
Le sue capacità vocali ed interpretative lasciano sempre a bocca aperta; però, almeno stavolta, mi aspettavo qualcosa di più dal brano. Discutibile poi la scelta di chiamare due chitarristi di fama planetaria per l’esibizione del venerdì, che rende il tutto un tantino noioso.
Voto: 7,5

Alexia: "Da Grande"
Il pezzo è piacevole ed anche grintoso, sebbene non travolgente quanto la “Dimmi come” di tre anni or sono. La speranza del sottoscritto (e probabilmente di tantissimi altri che erano incollati alla tv durante la quarta serata) è che la signorina Aquilani decida di incidere anche la stupenda versione alternativa in abbinamento coi Funk Off.
Voto: 7

Anna Tatangelo: "Ragazza Di Periferia"
Il “marchio di fabbrica” dell’autore di questo pezzo così sofisticato (?!?) è inconfondibile, e sono convinto che la ragazza laziale, nonostante un’intonazione non sempre perfetta, possieda uno strumento vocale meritevole di essere messo al servizio di motivi con maggiore qualità. Considerazione sull’esibizione del venerdì: come mai è stata affiancata da ragazzetti noti soltanto per partecipare ad una trasmissione televisiva, proprio come ha fatto il suo padrino? Qui gatta ci cova… ancora di più, dopo la già discutibile ammissione alla gara della diciottenne ex vincitrice tra i Giovani tre anni fa e… basta, eccetto i duetti non memorabili con D’Alessio e Federico Stragà.
Voto: 5,5

Marina Rei: "Fammi Entrare"
Senz’altro un pezzo di qualità, per un’artista che in pochi anni di carriera ha cercato di variare con lo stile, ottenendo, almeno al Festival, risultati sempre degni di nota, sebbene non altrettanto compresi dal grande pubblico. Dopo l’ingiusta eliminazione, qualche opinionista le ha consigliato di puntare sulla sua “fisicità” per rendere più “coreografiche” certe esibizioni come quella del venerdì. Lei non ha “raccolto”, e come darle torto? Per essere una “vera” cantante, non occorre di certo preparare una performance alla Lola Ponce, più fumo che arrosto.
Voto: 7,5

Paola & Chiara: "A Modo Mio"
Come detto nella breve pagella del martedì, alla prima esibizione in riviera il ritornello mi era già stufato, dato che, come più o meno l’80% degli internauti appassionati di musica, quel motivetto lo conoscevo già alla perfezione. Alquanto strano che l’argomento non sia mai saltato fuori, né durante la trasmissione per merito degli opinionisti (che, se non altro, in linea di massima non mi sono sembrati avere molti peli sulla lingua), né durante i “Question time”. Il brano non sarà forse un capolavoro di originalità, tuttavia è meglio ascoltare quella che è stata definita una "lagna scopiazzata" da una voce femminile più "fresca" e gradevole (certo, "aggiustata" in sala d'incisione...) di quella di un Minghi od un Baglioni. Certo, l’esclusione immediata appare meritata. Le sorelle Iezzi avrebbero dovuto esibirsi, nella serata del venerdì, in abbinamento al ballerino Kledi, che ha “rimediato” all’eliminazione delle stesse chiedendo una porzione di palco al buon Gigi D’Alessio. Il voto preferisco assegnarlo considerando il pezzo in sé, senza entrare nel merito della questione più sopra citata.
Voto: 5

 

Categoria UOMINI

Francesco Renga: "Angelo"
Una piacevole sorpresa, ed a mio parere la vittoria più meritata degli ultimi dieci anni (Elisa a parte). La voce ha un timbro gradevolissimo e questo si sapeva, ma stavolta il pezzo appare più elaborato rispetto ad una “Tracce di te” dal ritornello ben poco originale. Unico “neo” della sua partecipazione è la contemporanea presenza della compagna Ambra (un sospetto che nasce identico per l’accoppiata D’Alessio-Tatangelo, della serie “accetto l’invito, però devi ingaggiare anche…”? Mah…), che comunque mi è apparsa una delle più simpatiche tra gli opinionisti.
Voto: 8

Gigi d'Alessio: "L'Amore Che Non C'è"
Un po’ tutti (a cominciare da lui stesso…) lo ritenevano favorito: anche il sottoscritto, per diversi motivi, non ultimo l'aver comunicato con largo anticipo (la notizia è del 17 febbraio) che il ricavato del nuovo album andrà in beneficenza (Faletti ufficializzò un'identica iniziativa per il singolo "Signor tenente" solo a votazioni effettuate). Invece Gigi non è arrivato neanche a giocarsela al televoto, che con tutta probabilità lo avrebbe visto trionfatore, e non è certo un male (anche se una vittoria di Cutugno non sarebbe certo stata meglio). Il pezzo? Forse sarà anche per il suo modo di interpretare molto caratteristico (ma non è detto sia un pregio!), però nel complesso non sembra differenziarsi di una virgola (e, soprattutto, di una nota) dalla precedente produzione dello scugnizzo partenopeo.
Voto: 5

Marco Masini: "Nel Mondo Dei Sogni"
Mi ha deluso abbastanza. Forse riteneva di ottenere lo stesso risultato, proponendo un pezzo che musicalmente richiama parecchio quello che gli aveva permesso di imporsi nell’edizione scorsa, una delle più inutili della storia? Inoltre, qui la melodia non è neanche supportata da un testo in qualche modo interessante. A salvare il salvabile provvede la voce ruvida. Da segnalare l’infelice scelta della partner per l’esibizione del venerdì, che può addirittura ritenersi controproducente.
Voto: 6

Paolo Meneguzzi: "Non Capiva Che l'Amavo"
Neanche lui pare avere compiuto particolari sforzi creativi rispetto a dodici mesi fa, e forse anche lui sperava di ripetersi, essendo risultato nell’occasione il vincitore morale, in termini di vendite. Il duetto con Dirisio può ritenersi ininfluente sul giudizio, comunque positivo per lo stile innovativo.
Voto: 6,5

Umberto Tozzi: "Le Parole"
Sebbene fosse il primo di cui Bonolis avesse ufficializzato la partecipazione, già a dicembre, nel tanto tempo a disposizione non è riuscito a plasmare nient’altro che una canzoncina col ritornello orecchiabile, peraltro decisamente datato, che gli è costato una prevedibile eliminazione immediata, che ha impedito che si esibisse in duetto con la figlia Natasha, con cui ha dichiarato di non potere cantare neanche a “Domenica In” perché lei era influenzata (mentre la verità era che ci si esibiva in playback, ed evidentemente non avevano inciso il brano insieme. Comunque forse Umberto avrebbe meritato, per i suoi trascorsi (varie “superhit” di livello internazionale all’attivo già negli ormai lontani ’70), di essere inserito nel girone dei “Classic”.
Voto: 6

 

Categoria GRUPPI

Nicky Nicolai & Stefano di Battista Jazz Quartet: "Che Mistero È l'Amore"
Lei approda all’Ariston in quanto, sebbene ignota dalle nostre parti, sia famosa in Francia (o almeno così si dice). La presenza sua e, soprattutto, del gruppo di suo marito, è da considerarsi fuori gara, ed in questi casi di solito si subisce una fine ingloriosa. Ma qualche volta va bene, specie se nella prima fase della gara, anziché col discutibile criterio del televoto, si fa ricorso alle giurie, che rispetto al “popolo” sono più inclini sia a riconoscere la qualità di un prodotto non propriamente commerciale quanto ad esaltarlo per il semplice vanto di averlo saputo apprezzare. Con l’ingresso in scena di chiamate ed sms (ovviamente a prezzo maggiorato…), come previsto, sono riusciti a mettersi dietro solo il vincitore tra i Giovani, penalizzato dall’essere ancora più sconosciuto di questa formazione, con l’innesto di Alessandro Preziosi in una rivisitazione da sottolineare.
Voto: 6,5

Le Vibrazioni: "Ovunque Andrò"
Tra le note più liete: coerenti al loro stile, che è comunque originale. A loro va dato anche il merito di aver invitato Elio per dargli modo di esibirsi al flauto traverso (che è comunque l’unico elemento nuovo che si nota rispetto alla versione originale), facendo scoprire un altro aspetto del personaggio, oltre al lato istrionico che conosciamo bene.
Voto: 7,5

Matia Bazar: "Grido d'Amore"
A tre anni di distanza dalla meritata (?) vittoria con "Messaggio d'amore", si ripresentano all'Ariston con "Grido d'amore", e si ha quasi l'impressione che stiano già lavorando a "Chattata d'amore" per il 2008 e "Videochiamata d'amore" per il 2011, ovviamente con altre due cantanti soliste, mentre in seguito potrebbero riprendere il diverso (?!?) discorso intrapreso nel 2001 con "Questa nostra grande storia d'amore", magari interpretando "Questo nostro immenso romanzo d'amore". Insomma, col compianto poeta Sergio Stellita era tutta un’altra cosa. Ma a spiazzare maggiormente, più che le parole, è la voce (definita da qualcuno “disumana”) della nuova vocalist, che fra l’altro non coglie l’incoerenza intrinseca di implorare “Devi dirlo dolcemeeeeente” in una maniera che è tutto fuorché “zuccherosa”. Comunque, il brano è forse superiore a quelli presentati su questo palco nell’era di Silvia Mezzanotte. Piacevole la rivisitazione in stile “Parole parole”, sebbene sarebbe stato preferibile esibirsi in abbinamento con un cantante “vero” e possibilmente che cantasse e parlasse in italiano, anziché il belloccio Sergio Muniz.
Voto: 6,5

Dj Francesco Band: "Francesca"
Il numero di " Sorrisi e Canzoni" uscito immediatamente prima della comunicazione ufficiale della lista dei partecipanti riportava ancora il Facchinetti solista, mentre lui dichiara di essersi scelto due carneade (o quasi) che l’accompagnassero per modestia, in quanto non degno di partecipare al girone comprendente “interpreti” come D’Alessio e Tozzi, anziché semplici “comunicatori” come lui. La canzone, che lui dichiara essere la descrizione del suo sogno di ragazza ideale, ma può essere letta come un’autobiografia goliardica, potrebbe funzionare in radio, ma nel complesso vale poco, forse meno di quello dell’anno scorso, e l’esecuzione con Max Pezzali, che bene o male un vero cantante lo è, non basta certo a valorizzarlo.
Voto: 5

Velvet: "Dovevo Dirti Molte Cose"
Il pezzo che ho rivalutato maggiormente dopo il primo ascolto. Loro sì, che cercano di proporre qualcosa di diverso dalla melodia (antica o moderna) che continua a farla da padrone in una manifestazione come questa. Senz’altro un gruppo davvero “giovane” che può ormai competere coi “big” della musica tradizionale, nonostante l’immediata bocciatura nella sezione che, comunque, era forse la più qualitativa della rassegna.
Voto: 7

 

Categoria CLASSIC

Toto Cutugno con Annalisa Minetti: "Come Noi Nessuno Al Mondo"
Dicevo che il tormentone “Io e te…” mi ha ricordato, anche per la melodia, un pezzo degli Audio 2, che precisamente recitava “Io ho te”. Ma di somiglianze se ne possono trovare parecchie, anche in brani del repertorio di Toto come ad esempio “Gli amori”. Fortuna che il “popolo”, che di solito col cantautore è stato magnanimo (vedi gli immeritati piazzamenti raggiunti quando si votava con la schedina Totip), stavolta gli ha “soltanto” permesso di rimpinguare ulteriormente la sua collezione di medaglie d’argento. La scelta della Minetti come partner? Forse uno dei pochi effetti tangibili della messa in onda della prima edizione di “Music Farm”.
Voto: 4

Marcella Bella: "Uomo Bastardo"
Non capisco perché sia stata inserita in questo girone, insieme a due autori di numerosissimi pezzi e due interpreti veri veterani, la candidata alle europee nelle fila di An, praticamente desaparecida da una quindicina d'anni e senz'altro non così "significativa della nostra tradizione musicale", come recitava pressappoco il regolamento. Comunque il brano presentato è l’unico davvero “passabile” del raggruppamento, malgrado sia stata sfruttata nel peggiore dei modi la “libertà d’espressione” della quarta serata.
Voto: 7

Peppino di Capri: "La Panchina"
Al pari di Cutugno, sembra non aver fatto minimamente caso al fatto di partecipare al sesto Festival del nuovo millennio. La sua quindicesima presenza (non si è ancora stancato?) alla kermesse è sicuramente una di quelle meno riuscite, sebbene altre volte abbia tentato percorsi non disprezzabili.
Voto: 5

Nicola Arigliano: "Colpevole"
Ma non l’aveva già ritirato qualche anno fa, il premio alla carriera? Chi gliel’ha fatto fare, di tornare in Liguria? Forse Bonolis gli aveva promesso di fargli passare lo sfizio di quel lunghissimo “fuori programma” del venerdì. Nel complesso il suo brano non male, ma di certo non sarà quello maggiormente ricordato e canticchiato di questo Sanremo…
Voto: 6

Franco Califano: "Non Escludo Il Ritorno"
Personalmente, pur riconoscendo i suoi piacevoli trascorsi (ormai alquanto remoti) come autore, non avrei troppo dispiacere a non rivederlo più (in contraddizione col titolo…) sul palco in qualità di interprete, o -meglio- di soggetto che cerca di tirar fuori un po’ di voce. Peraltro non propriamente gradevole. Da censurare le pesanti accuse mosse a Pippo Baudo davanti a milioni di persone. Il pezzo, attraverso le poche volte in cui l’ho ascoltato, non mi si è minimamente impresso in mente, ma non mi appare certo granché.
Voto: 5